Il pianoforte

Dal 1700 a oggi: origini ed evoluzione

Il pianoforte ha avuto origine nel 1700, inventato da Bartolomeo Cristofori da Padova, con il nome di “fortepiano” o “clavicembalo col piano” e fu lo strumento che soppiantò il clavicembalo, ma l’attuale nome arrivò solo nel 1800.

Il pianoforte

Le tipologie

Tutti conosciamo il pianoforte, è uno strumento a corda ed è molto grande, anche se ne esiste una versione “ridotta” che è quello verticale, a parete, e consiste in una tipologia di pianoforte più “schiacciata” in cui le uniche parti visibili sono la tastiera e i tre pedali e presenta una forma diversa ovvero non ha gambe, ha una linea verticale con una apertura “a scatola” nella parte superiore. La meccanica è identica al pianoforte a coda, ma il suono è meno armonico.

Le meccaniche

Il pianoforte ha 88 tasti (52 bianchi e 36 neri), che suonando attivano dei “martelletti ” di legno che insieme alle corde producono il suono. I pedali servono ad amplificare il suono dello strumento e  anche il coperchio contribuisce a modificarlo.

Il suono

Il suono del pianoforte è caldo e avvolgente e ha più di 7 ottave.

Le parti

Nel pianoforte si riconoscono diverse componenti:

  • cassa armonica
  • tastiera
  • pedali
  • cordiera

I materiali usati per la costruzione dello strumento sono legno e acciaio e le dimensioni standard sono: 270 cm di lunghezza e 150 cm di larghezza, per questo motivo lo si suona da seduti!

Bach e l’odio del fortepiano

Bach odiava il pianoforte (fortepiano nella sua epoca), perché ne era quasi intimorito e rimaneva convinto che il clavicembalo fosse meglio, per questa ragione non troviamo opere per fortepiano. Non si ricredette mai.

Un’immagine di Bach.

I “cugini “del pianoforte

Oggi esistono dei “cugini” di questo strumento musicale e sono:

  • il clavicembalo
  • la celesta
  • l’organo

e per ultimo, anche se elettrico, la tastiera elettronica, nota anche come “pianola”.

I generi musicali

Il pianoforte è uno strumento adattabile a tutti generi musicali grazie alla sua estensione.

Spero che abbiate scoperto qualcosa in più sul pianoforte e ci vediamo nel prossimo articolo.

Marco Smaldone

 

 

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