La festa della liberazione

Vi starete chiedendo: come mai il 25 Aprile è festa nazionale?

Ecco, come probabilmente saprete, dal 1922 al 1945, Benito Mussolini governò l’Italia instaurando un regime dittatoriale e caratterizzato da una politica repressiva, tanto da revocare la libertà di espressione e arrivare a uccidere i suoi avversari politici.

Nel 1936, Mussolini stipulò un accordo con Hitler (che non ha bisogno di presentazioni), noto come Asse Roma-Berlino (o Asse Roma-Berlino-Tokyo, se si intende l’alleanza stipulata successivamente, nel 1940): l’accordo comprendeva l’adozione da parte del governo Mussolini delle leggi razziali tedesche, che furono causa di morte per migliaia di ebrei e per altre minoranze presenti in Italia.

Questa situazione continuò fino al 25 aprile 1945 quando, dopo diverse insurrezioni da parte dei partigiani (militanti oppositori di Mussolini), l’esercito tedesco fu costretto a ritirarsi: nel giro di quattro giorni l’esercito degli Alleati liberò le città di Bologna, Milano, Parma, Genova, Modena e tante altre, lasciando Mussolini privo di poteri e successivamente privo della protezione tedesca.

I partigiani liberano Bologna.
Fonte: Wikimedia Commons.

Ecco perché il 25 Aprile è la festa per eccellenza degli italiani: per ricordare che ciò che siamo oggi lo dobbiamo alla liberazione dall’oscurantismo sociale, politico e militare del fascismo.

 

Christopher Palmieri

 

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