Da recita a cortometraggio!

Avrete sicuramente visto al cinema un film o a teatro uno spettacolo che vi è piaciuto. Ma cosa c’è dietro alla loro realizzazione? Scopriamolo insieme!

Non si riesce nemmeno ad immaginare quante prove ci siano dietro uno spettacolo o un film, ma ci sono delle differenze sostanziali!

  • Nel teatro si fa largo uso dell’improvvisazione perché, una volta cominciata la scena, non si può dire “Ops… ho dimenticato la battuta…” siete d’accordo?! Per fortuna, lo spettatore non conosce il copione e, quindi, si può variare una battuta o, addirittura, saltarla completamente.
Il pubblico d’avanti al sipario.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
  • Nei film, però, l’improvvisazione non si usa MAI perché si possono, anzi, si devono ripetere le scene fino a raggiungere la “perfezione” (ossia convincere il regista!). Per questo è fondamentale il compito del Ciakkista per numerare le scene: a volte delle scene si possono ripetere anche decine di volte e serve dare ad ognuna un codice preciso. Questo codice sarà poi usato dai montatori per scegliere gli audio ed i video migliori… non importa quanti “pezzi” dovranno mettere insieme. Possiamo dire che un film è quindi un grande puzzle di pezzi audio e video messi insieme…
Il Ciak.
Foto di mohamed Hassan da Pixabay
  • Nei film si usa fare diverse inquadrature: primo piano, medio piano, primissimo piano, piano medio, piano americano, figura intera, campo lungo, campo lunghissimo, campo medio, mentre negli spettacoli teatrali è importante il solo punto di vista del pubblico che è davanti al palco.
  • Nei film si usa, soprattutto all’aperto, un telo riflettente che serve per direzionare la luce del sole verso gli attori… quindi mentre giri la scena, c’è un buffo signore “fuori dall’inquadratura” con un cerchio dorato di almeno due metri di diametro che ti insegue… ovviamente tutto questo nel teatro sarebbe visibile al pubblico per cui non è possibile

Concludendo possiamo dire che cinema e teatro sono entrambi “finzione” ma realizzata in modo completamente diverso. In ogni caso, è davvero emozionante partecipare ad entrambe le esperienze… d’altronde, mettersi nei panni di un altro, non può che renderci persone migliori!

Claudio Geronimo Scardigno

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