Non è tutto “HORROR” quello che “luccica”!

La storia di Frankenstein è conosciuta in tutto il mondo. E’ stata scritta nel 1818 da Mary Shelley ed è diventata subito un grande successo. E’ un romanzo Horror, ma potrebbe anche essere considerato di fantascienza. Il personaggio di Frankenstein è dunque molto noto, eppure la maggior parte dei lettori ha un’idea sbagliata su chi veramente sia Frankenstein. Si pensa che questo sia il nome del personaggio-mostro protagonista del romanzo. In realtà Frankenstein è il nome dello scienziato che lo ha creato.

Il romanzo inizia con una lettera di un esploratore Inglese, il Capitano Robert Walton. Nella lettera il Capitano racconta di Victor Frankenstein, uno scienziato di Ginevra che ha incontrato in un suo viaggio nell’Artico. Il Capitano sostiene che Frankenstein gli ha confessato di aver scoperto come creare la vita e della sua decisione di generare un essere umano, di come lo scienziato cominciò a prelevare cadaveri dai cimiteri durante la notte. Usando diverse parti dei cadaveri Frankenstein creò un essere umano, un uomo e un mostro allo stesso tempo, e gli diede vita tramite un complesso procedimento di scariche elettriche.

Foto del libro: Non è tutto “Horror ” quello che luccica!.

L’uomo-mostro è enorme e orribile, ma anche intelligente e sensibile. Purtroppo però la gente non riesce a superare la paura nel vederlo: il povero uomo-mostro non ha amici né una compagna, e si sente molto solo e triste. Chiede al suo creatore di generare una moglie per lui per poter trascorrere la vita insieme; ma Frankenstein si rifiuta perché non vuole commettere un altro errore. L’uomo-mostro allora si vendica rovinando definitivamente la vita dello scienziato: ne uccide la moglie Elizabeth, il fratello e il migliore amico. Ora Frankenstein potrà capire come il mostro si sente. L’uomo-mostro fugge via e Frankenstein, distrutto dal dolore, lo insegue per ucciderlo. I due si inseguono per tutto il mondo e si incontrano nell’Artico. L’uomo-mostro uccide il suo creatore e si uccide a sua volta.

Il romanzo è quindi un racconto nel racconto; e solo dopo averlo letto si comprende che Frankenstein non è il nome del mostro, bensì del suo creatore! La storia è così affascinante non solo perché genera terrore, ma perché il mostro, nel suo essere terrificante, suscita la compassione del lettore per la sua solitudine e il suo desiderio, tutto umano, di vivere una vita “normale”.

 

David Mauro Albrizio

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